La scorsa primavera è stata diffusa dal Ministro dell'Università
e delle Ricerca Scientifica e Tecnologica (Murst), Luigi Berlinguer,
una Nota d'Indirizzo destinata al Consiglio Universitario Nazionale
(Cun), alle associazione dei professori e dei ricercatori, alle
parti sociali (imprese e sindacati) e alle associazioni studentesche.

www.murst.it Home page del bel sito del Ministero dell'Università
e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Per chi avesse problemi
di collegamento, c'è anche un sito mirror w3.murst.it.
La Nota d'indirizzo conclude un travagliato e difficile periodo
di confronti sul documento conosciuto come "Rapporto Martinotti"
(Autonomia didattica e innovazione dei corsi di studio a livello
universitario e post-universitario, stilato tra il 14 febbraio
e il 3 ottobre 1997), invitando i vari atenei ad adeguarsi alla
legge n. 127, 15 maggio 1997, per la realizzazione effettiva dell'autonomia
delle Università.
La Nota fornisce informazioni sintetiche sugli obiettivi che si
intendono raggiungere e suggerire agli Atenei e sulle innovazioni
che potranno essere immediatamente applicate. Inoltre, fornisce
una base interpretativa per quello che sarà, poco per volta,
il quadro normativo completo della Riforma. Entro l'anno 1998,
infatti, il Ministero emanerà i "decreti attuativi"
previsti nell'articolo 17 della già citata Legge 127, che
conterranno i criteri generali (durata e contenuti qualificanti)
dei vari corsi di studio. La Riforma investirà temi che
vanno dal numero chiuso, alle tasse universitarie, ai curricula
di studio, al rapporto con il mondo del lavoro. Indispensabile
alle soglie di questo Anno Accademico rivoluzionario, tenersi
informati e vigili, anche avvalendosi delle risorse che Internet
mette a disposizione, qui riassunte secondo i vari aspetti del
problema.
I punti cardine della Riforma
www.murst.it/progprop/autonomi/auton.htm
Il "Rapporto Martinotti", dal nome del suo estensore,
Professor Guido Martinotti, è il testo su cui si è
acceso il dibattito tra le componenti universitarie.
www.murst.it/atti/1998/no0616.htm
La Nota d'Indirizzo del Ministro dell'Università e della
Ricerca Scientifica Luigi Berlinguer, fornisce le linee guida
della Riforma i cui decreti attuativi dovrebbero vedere la luce
entro la fine dell'anno.
www.murst.it/iniziati/l127_97.htm
Il testo della Legge 127 per la realizzazione dell'autonomia delle
Università. Il "Rapporto Martinotti" è
nato per dare seguito e sviluppo ai dettami di questo provvedimento.
www.murst.it/progprop/autonomi/sorbona/
sorbona.htm
La dichiarazione congiunta su' "L'armonizzazione dell'architettura
dei sistemi di istruzione superiore in Europa". Fornisce
il quadro europeo in cui si inserisce la Riforma.
www.scuolaitalia.com/es
Il sito Educazione Scuola; contiene, tra le altre cose, un forum
espressamente dedicato alla Riforma.
La Riforma imminente, la prima di valenza generale del dopoguerra,
si sostiene su alcuni punti cardine che devono essere tenuti bene
presenti e che di seguito riassumiamo.
1) attuare una progressiva riduzione della durata reale dei corsi,
tramite l'aumento dell'efficienza didattica e la conseguente riduzione
degli abbandoni. Tra gli strumenti previsti vi sono: l'introduzione
delle nuove tecnologie didattiche e le sperimentazioni di insegnamento
a distanza; l'introduzione di insegnamenti modulari, o "a
segmenti", utilizzabili in diversi contesti e per diversi
corsi di studio; la possibilità di conseguire il titolo
per gli studenti che abbiano completato il corso di studi prima
di aver completato l'iscrizione al numero di anni di corso previsti;
la progressiva abolizione del "numero chiuso" se non
in presenza di cause eccezionali.
2) maggiore incisività formativa, con l'inserimento di stage
aziendali o comunque di attività applicative, valutati
all'interno dei corsi e integrati nel curriculum di studio.
3) costante monitoraggio della qualità didattica, tramite
una più ampia partecipazione degli studenti e dei loro
rappresentanti; acquisizione della piena conoscenza degli strumenti
informatici e di comunicazione.
4) curricula degli studenti più flessibili, modulari, con
l'unificazione del curriculum dell'anno iniziale tra lauree o
diplomi e la possibilità di integrarlo con attività
parallele o corsi post-universitari; presenza di discipline di
settori diversi rispetto a quelli in cui il curriculum si inquadra
(ad esempio elementi scientifici in aree prettamente umanistiche)
per una formazione globale dello studente
5) introduzione di un sistema generalizzato di crediti didattici,
un nuovo sistema di valutazione basato sulle "quantità
di ore di studio" necessarie per raggiungere un titolo di
studio.
6) armonizzazione dei corsi nell'ambito europeo, come previsto
dalla dichiarazione congiunta "L'armonizzazione dell'architettura
dei sistemi di istruzione superiore in Europa", sottoscritta
a Parigi il 25 Maggio 1998; tra gli obiettivi irrinunciabili la
piena conoscenza di una lingua europea e, almeno a livello base,
di una seconda lingua straniera.
Studenti: la rivolta costruttiva
www.murst.it/diristud/dpcm98/dpcm98.htm
Il decreto ministeriale del 26 maggio 1998 sul trattamento economico
degli studenti e il diritto agli studio.
www.murst.it/atti/1998/dm0514.htm
www.murst.it/regolame/acces.htm
I decreti e regolamenti fondamentali su due temi "scottanti"
per gli studenti: accesso universitario e numero chiuso.
Le maggiori associazioni studentesche italiane hanno preso posizioni
diverse sui contenuti della riforma, posizioni spesso dettate
dalla matrice politica che ne anima la dirigenza. A grandi linee,
la Riforma Berlinguer ha incontrato forti perplessità,
soprattutto per l'evidente genericità di indicazioni contenute
nella Nota d'Indirizzo. Questo ha portato più volte, nel
corso dell'anno, gli studenti a scendere in piazza e a chiedere,
ottenendone, svariati incontri con il Ministro.
Una delle maggiori preoccupazione è che, con l'autonomia,
vi sia un'incontrollabile fluttuazione delle tasse universitarie,
determinata dall'autonomia finanziaria e amministrativa degli
Atenei, con conseguenti problemi di "mobilità"
e di "scelta" da parte degli studenti della sede universitaria.
Alcune delle associazioni che hanno risposto alla richiesta di
pareri avanzata dal Ministro, hanno sottolineato che non vi sono
indicazioni precise: 1) sullo stato giuridico dei docenti; 2)
sulle struttura decisionale interna degli Atenei 3) sul rapporto
con la scuola secondaria superiore 4) sullo sviluppo di una rete
di formazione post-secondaria parallela all'Università
5) sul peso che verrà dato alle rappresentanze studentesche
nelle decisioni normative.
Proprio per rendere possibile un coordinamento delle varie associazioni
studentesche, presso le pagine del Murst, precisamente all'indirizzo
www.murst.it/regolame/cnsu.htm, si può leggere il regolamento
che regola l'istituzione del Consiglio degli Studenti Universitari,
ancora privo di una sua pagina Internet, organismo che nel prossimo
futuro si occuperà di raccogliere e di rendere note le
richieste degli studenti.
Imprese contro sindacati
www.confindustria.it
Il sito di Confindustria, che ritiene la Riforma indispensabile
ma ancora poco incisiva.
www.cgil.it/udu
La Confederazione Generale del Lavoro (Cgil) ha dedicato una parte
del suo sito agli studenti. Numerose le risorse, come un forum
di discussione e quasi tutti i riferimenti legislativi.
www.diritto.it/cicerone.htm
Cicerone, un motore di ricerca giuridica che permette di avere
i più dettagliati ragguagli sulla legislazione vigente
sull'Università.
Il mondo del lavoro si è schierato grosso modo in due grandi
blocchi. Da un lato il Comitato Studi della Confindustria, che
continua a ritenere la Riforma poco incisiva e strutturalmente
inadeguata: individua il probabile fallimento della stessa nei
costi d'istruzione troppo elevati, nello squilibrio strutturale
nel rapporto alunni/professori, nella scarsa comunicazione tra
mondo industriale e mondo universitario e nella probabile infelice
formazione dei ragazzi nell'uso delle tecnologie più innovative.
Dall'altra i sindacati confederali (Cgil-Cisl-Uil), che reputano
la Riforma un buon punto di partenza per l'auspicata unione tra
mondo dello studio e mondo del lavoro,
Internet e la Riforma
www.murst.it/atti/1998/dm0423.htm
Raccoglie i progetti dedicati ai sistemi d'iscrizione universitaria
on line.
http://giuriweb.unich.it
Sito Web dell'Università di Chieti dedicato al diritto
dell'informatica. Ospita le pagine dei docenti e una raccolta
normativa di informatica e telecomunicazioni.
L'importanza della rete è dimostrata dalla completezza
con cui il Ministero struttura il sito di riferimento, il Murst2,
offrendo centinaia di pagine di documenti e di informazioni, con
finalità di trasparenza e informazione. Intenzione del
Ministero è quella di realizzare una sola grande struttura
di accesso ai dati, alle fonti, ai documenti: una grande rete
universitaria capace di mettere in comune i maggiori centri di
forza del mondo universitario, quali il Crui (Comitato Rettori
Universitari Italiani, www.crui.it) o il Cun (Consiglio Universitario
Nazionale, www.murst.it/cun).
La Nota d'indirizzo, sulla questione delle nuove tecnologie, detta
solo un generico incentivo, rimandando il tutto a una futura regolamentazione,
attesa per la fine dell'anno. Nella prospettiva di ottenere Segreterie
Virtuali e in attesa di ulteriori provvedimenti, la Nota d'indirizzo
autorizza "corsi di nuova istituzione per i quali non sussistano
ordinamenti didattici vigenti, purché risulti acquisito
il parere favorevole del Comitato universitario regionale di coordinamento
[...]". Tradotto in parole povere, affida la sperimentazione
delle nuove tecnologie ai docenti più preparati e... volenterosi.
Insomma, la porta ma non ancora la chiave verso una didattica
rinnovata attraverso la telematica.
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